Commissionato
dall'ASSESSORATO ALLA CULTURA Perdasdefogu(OG)
PRIMA NAZIONALE, 12 Agosto 2007
“Sono corpi e geometrie che si mescolano generando emozioni che non possono essere oggettive poiché il loro compito non risiede nel narrare, ma nel portare il pubblico a farsi un’idea rispetto a un movimento scenico”
-S. Bellu-
Nello scenario suggestivo di un anfiteatro immerso nella natura, i danzatori diventano parte integrante dell'ambiente e lo raccontano in completa simbiosi, tracciando attraverso il movimento, le linee quasi indefinite, che lo caratterizzano nel suo essere imprevedibile e imponderabile. Il soggetto drammaturgico diventa quindi il paesaggio, nella sua indole e nel suo aspetto più puro. Il tutto si slega e ruota attorna a questa stravagante “entità”, passando dall'impeto della sua forza alla sua più totale quiete. Cinque corpi sulla scena ne interpretano la forma, dialogando con il “creato” e comunicandone gli implulsi attraverso il movimento. In un soliloquio intimo, frammentato da danze forsennate, ne ricreano la parte istintiva e primitiva, riconducibile al culto della madre terra e ai riti propiziatori, la quiete e la tranquillità del mare calmo e del vento primaverile, oppure la frenesia del suo impeto talvolta incontrollabile e violento. Forme plastiche in continua mutazione, corpi che passano dalla lentezza più estrema all'affanno del movimento irrequieto, materie che transitano dalla disarticolazione del corpo all'imprevedibile ricompostezza e staticità.
“Giochi di Forme”, nasce da un percorso di residenza coreografica, commissionato dall'Assessore alla cultura di PerdasdeFogu, Virginia Marci, in cui i danzatori hanno ricercato un rapporto con la natura circostante, cercando di ascoltarne gli impulsi e gli stimoli per ricrearne le forme attraverso il movimento.
REGIA Silvia Bellu INTERPRETI Clarissa Filippini Valentina Gasbarrino Ilaria Malovini Alessandra Rizzuto Alessio Vincolo DURATA 50'
PRIMA NAZIONALE, 12 Agosto 2007
“Sono corpi e geometrie che si mescolano generando emozioni che non possono essere oggettive poiché il loro compito non risiede nel narrare, ma nel portare il pubblico a farsi un’idea rispetto a un movimento scenico”
-S. Bellu-
Nello scenario suggestivo di un anfiteatro immerso nella natura, i danzatori diventano parte integrante dell'ambiente e lo raccontano in completa simbiosi, tracciando attraverso il movimento, le linee quasi indefinite, che lo caratterizzano nel suo essere imprevedibile e imponderabile. Il soggetto drammaturgico diventa quindi il paesaggio, nella sua indole e nel suo aspetto più puro. Il tutto si slega e ruota attorna a questa stravagante “entità”, passando dall'impeto della sua forza alla sua più totale quiete. Cinque corpi sulla scena ne interpretano la forma, dialogando con il “creato” e comunicandone gli implulsi attraverso il movimento. In un soliloquio intimo, frammentato da danze forsennate, ne ricreano la parte istintiva e primitiva, riconducibile al culto della madre terra e ai riti propiziatori, la quiete e la tranquillità del mare calmo e del vento primaverile, oppure la frenesia del suo impeto talvolta incontrollabile e violento. Forme plastiche in continua mutazione, corpi che passano dalla lentezza più estrema all'affanno del movimento irrequieto, materie che transitano dalla disarticolazione del corpo all'imprevedibile ricompostezza e staticità.
“Giochi di Forme”, nasce da un percorso di residenza coreografica, commissionato dall'Assessore alla cultura di PerdasdeFogu, Virginia Marci, in cui i danzatori hanno ricercato un rapporto con la natura circostante, cercando di ascoltarne gli impulsi e gli stimoli per ricrearne le forme attraverso il movimento.
REGIA Silvia Bellu INTERPRETI Clarissa Filippini Valentina Gasbarrino Ilaria Malovini Alessandra Rizzuto Alessio Vincolo DURATA 50'